Dalla Polonia
Inviato: mar 10 giu , 2008 8:18 am
Ciao a tutti,
mi chiamo Antonio, e sono un italiano emigrato all'estero.
Vorrei portare il mio modesto contributo a quanti si sentano dubbiosi o scoraggiati davanti alle difficolta' connesse alle materie CCNA.
Arrivato in Polonia 9 anni fa, tempo d'imparare a masticare l'impossibile lingua, e trovo immediatamente lavoro presso un centro cartografico statale, come informatico.
Vi giuro, mi credevo un dio. Dopo 10 anni di lavoro in Italia, arrivo qui e trovo pc a 100 MHz, stampanti ad aghi, e cosi' via.
Gli attivo la rete Lan (esistevano gia' i cavi e le prese a muro, ma nessuno l'aveva mai configurata), raccolgo l'hardware di riserva buttato in fondo agli armadi, mettendo doppi monitor a tutti.
Insomma, grazie alla fantasia italica, in una settimana la produttivita' della ditta (ove tuttora lavoro) raddoppia.
Il mio capo, che non crede ai suoi occhi, comincia a far saltare teste dei sedicenti informatici che stavano con me: in un mese resto solo, carta bianca su tutto.
Questo fino al 2005, allorche' nella nostra cittadina si accende un corso Cisco CCNA.
Il Capo vuole che mi certifichi. Io gli rispondo: non c'e' bisogno di sprecare soldi dei contribuenti cosi', io so gia' tutto. Insiste. Litigo con lui, perche' non ho tempo da perdere "a scuola". Mi da' un ultimatum: o lo fai o puoi tornare ai tuoi maccheroni in Italia. Siccome tengo famiglia, non posso rifiutare.
Prima lezione: entro in aula con la sufficienza di chi sa tutto.
L'istruttore comincia a parlare d'indirizzamento IP, subnet mask, ecc.
Il panico mi prende: che e' 'sta roba?!?
Dopo 3 ore di teoria, torno a casa distrutto: credevo di sapere tutto sulle reti, invece non sapevo una beneamata mazza.
Parlo con mia moglie, le dico che rinuncio, e' troppo difficile, e allora e' meglio che facciamo le valige e torniamo in Italia.
Lei mi dice: un 'vero' italiano non puo' arrendersi in questo modo.
Ha ragione.
Seconda lezione, l'incubo continua, perdipiu' in polacco: ad es. "broadcast address" si dice "adres rozgloszeniowy"
Vorrei suicidarmi, ma l'orgoglio latino mi fa resistere.
Per farla breve, un mese fa ho passato l'esame Voucher col 97%.
Venerdi' scorso 6/6/2008 vado a provare l'esame finale.
So di non farcela, perche' la soglia minima 849/1000 e' troppo alta.
Parte il cronometro dei 120', mi accorgo con terrore che il tasto BACK e' disabilitato: non si puo' tornare sulle domande precedenti.
Mi dico: calma, Anto', hai studiato come un pazzo, fagli vedere chi sei.
Dopo 2 ore, clicco sull'ultimo NEXT: passano i 30" piu' lunghi della mia vita, alla fine dei quali il sistema mi risponde: CONGRATULATIONS
Questo per dire che stringendo i denti, anche una materia ostica come il networking e' digeribile. L'importante e' studiare da soli a casa, fare e rifare i test, mentre l'esperienza con l'hardware Cisco in laboratorio e' importante ma non fondamentale come la teoria.
Sperando che questo possa servire a qualcuno, Vi ringrazio dell'attenzione

mi chiamo Antonio, e sono un italiano emigrato all'estero.
Vorrei portare il mio modesto contributo a quanti si sentano dubbiosi o scoraggiati davanti alle difficolta' connesse alle materie CCNA.
Arrivato in Polonia 9 anni fa, tempo d'imparare a masticare l'impossibile lingua, e trovo immediatamente lavoro presso un centro cartografico statale, come informatico.
Vi giuro, mi credevo un dio. Dopo 10 anni di lavoro in Italia, arrivo qui e trovo pc a 100 MHz, stampanti ad aghi, e cosi' via.
Gli attivo la rete Lan (esistevano gia' i cavi e le prese a muro, ma nessuno l'aveva mai configurata), raccolgo l'hardware di riserva buttato in fondo agli armadi, mettendo doppi monitor a tutti.
Insomma, grazie alla fantasia italica, in una settimana la produttivita' della ditta (ove tuttora lavoro) raddoppia.
Il mio capo, che non crede ai suoi occhi, comincia a far saltare teste dei sedicenti informatici che stavano con me: in un mese resto solo, carta bianca su tutto.
Questo fino al 2005, allorche' nella nostra cittadina si accende un corso Cisco CCNA.
Il Capo vuole che mi certifichi. Io gli rispondo: non c'e' bisogno di sprecare soldi dei contribuenti cosi', io so gia' tutto. Insiste. Litigo con lui, perche' non ho tempo da perdere "a scuola". Mi da' un ultimatum: o lo fai o puoi tornare ai tuoi maccheroni in Italia. Siccome tengo famiglia, non posso rifiutare.
Prima lezione: entro in aula con la sufficienza di chi sa tutto.
L'istruttore comincia a parlare d'indirizzamento IP, subnet mask, ecc.
Il panico mi prende: che e' 'sta roba?!?
Dopo 3 ore di teoria, torno a casa distrutto: credevo di sapere tutto sulle reti, invece non sapevo una beneamata mazza.
Parlo con mia moglie, le dico che rinuncio, e' troppo difficile, e allora e' meglio che facciamo le valige e torniamo in Italia.
Lei mi dice: un 'vero' italiano non puo' arrendersi in questo modo.
Ha ragione.
Seconda lezione, l'incubo continua, perdipiu' in polacco: ad es. "broadcast address" si dice "adres rozgloszeniowy"

Vorrei suicidarmi, ma l'orgoglio latino mi fa resistere.
Per farla breve, un mese fa ho passato l'esame Voucher col 97%.
Venerdi' scorso 6/6/2008 vado a provare l'esame finale.
So di non farcela, perche' la soglia minima 849/1000 e' troppo alta.
Parte il cronometro dei 120', mi accorgo con terrore che il tasto BACK e' disabilitato: non si puo' tornare sulle domande precedenti.
Mi dico: calma, Anto', hai studiato come un pazzo, fagli vedere chi sei.
Dopo 2 ore, clicco sull'ultimo NEXT: passano i 30" piu' lunghi della mia vita, alla fine dei quali il sistema mi risponde: CONGRATULATIONS
Questo per dire che stringendo i denti, anche una materia ostica come il networking e' digeribile. L'importante e' studiare da soli a casa, fare e rifare i test, mentre l'esperienza con l'hardware Cisco in laboratorio e' importante ma non fondamentale come la teoria.
Sperando che questo possa servire a qualcuno, Vi ringrazio dell'attenzione

